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News Materie Prime

Notiziario aggiornato sulle materie prime


FT Mercati mette a disposizione degli abbonati un notiziario dedicato alle materie prime per rimanere sempre aggiornati. Ecco una selezione delle ultime notizie:

26/11/2025

DOMANDA MONDIALE DI PETROLIO NEL 2026 - revisione novembre - OPEC

Secondo quanto comunicato da OPEC nel suo report mensile di novembre, la domanda di greggio nei principali paesi è stata stimata per il 2026 come segue (milioni di barili/giorno – performance annuale):
USA = 20,84 nel 2024 (+0,11%);
America Latina = 7,02 nel 2024 (+0,13%);
Europa = 13,55 nel 2024 (+0,04%);
Russia = 4,08 nel 2024 (+0,04%);
Medio Oriente = 9,12 nel 2024 (+0,16%);
Cina = 17,06 nel 2024 (+0,20%);
India = 5,89 nel 2024 (+0,22%).

26/11/2025

DOMANDA MONDIALE DI PETROLIO NEL 2025 - revisione novembre - OPEC

Secondo quanto comunicato da OPEC nel suo report mensile di novembre, la domanda di greggio nei principali paesi è stata stimata per il 2025 come segue (milioni di barili/giorno – performance annuale):
USA = 20,74 nel 2025 (+0,16%);
America Latina = 6,89 nel 2025 (+0,14%);
Europa = 13,51 nel 2025 (+0,03%);
Russia = 4,04 nel 2025 (+0,06%);
Medio Oriente = 8,96 nel 2025 (+0,11%);
Cina = 16,86 nel 2025 (+0,21%);
India = 5,66 nel 2025 (+0,11%).

26/11/2025

IRAN - 1LA PRODUZIONE DI ALLUMINA È AUMENTATA IN SETTE MESI, SI PROSPETTA UN'IMPORTANTE ESPANSIONE

L'Organizzazione iraniana per lo sviluppo e il rinnovamento delle miniere e delle industrie minerarie (IMIDRO) ha dichiarato di aver prodotto 133.483 tonnellate di polvere di allumina nei primi sette mesi dell'anno solare iraniano, dal 21 marzo al 22 settembre. In precedenza, l'agenzia aveva registrato 114.153 tonnellate per la prima metà dell'anno.
Un anno prima (dal 20 marzo al 20 novembre), a fine novembre, la produzione totale era salita a 159.416 tonnellate, superando di poco le 152.293 tonnellate registrate nello stesso periodo dell'anno precedente.
Inoltre, l'Iran si sta preparando ad avviare finalmente i lavori del suo più grande progetto di allumina finora realizzato nella zona economica speciale di Parsian. La data di inizio dipende da un'ultima serie di autorizzazioni da parte delle autorità governative e del Consiglio economico supremo, ma i funzionari si aspettano il via libera prima della fine dell'anno. Una volta avviato, il sito dovrebbe aggiungere un milione di tonnellate di capacità annua di allumina, cambiando completamente la scala di attività del Paese.
Attualmente, tutto dipende da un unico produttore: l'impianto di Jajarm, che può produrre circa 240.000 tonnellate all'anno. Ecco perché il progetto Parsian è così importante. L'ubicazione, nella provincia occidentale di Hormozgan, è dotata di strutture portuali proprie, che rendono più facile l'ingresso delle materie prime e il trasferimento dei prodotti. Secondo i funzionari, l'espansione dovrebbe ridurre la dipendenza dell'Iran dalle importazioni di allumina e dare al Paese una base più solida nella catena del valore dell'alluminio in Asia occidentale.

26/11/2025

La BCE teme per la stabilità dei mercati: rischio di correzioni violente

La Financial Stability Review della BCE lancia un allarme sulla disconnessione tra valutazioni elevate degli asset e i rischi reali. Il vicepresidente De Guindos avverte che i mercati azionari sono vulnerabili a bruschi aggiustamenti per le valutazioni eccessive e la concentrazione nel settore tech USA legato all'AI. Sul fronte del debito sovrano, i fondamentali fiscali deboli in alcuni Paesi dell'eurozona e l'incertezza politica potrebbero minare la fiducia degli investitori. Particolare preoccupazione desta il sistema bancario ombra (NBFI): disallineamenti di liquidità nei fondi aperti, elevata leva degli hedge fund e opacità nei mercati privati potrebbero amplificare lo stress. Le banche tradizionali restano resilienti ma l'interconnessione con le non-banche rappresenta un canale di contagio. La BCE raccomanda di completare l'unione bancaria e dei mercati dei capitali e mantenere i buffer di capitale esistenti.

26/11/2025

Il mercato dell'auto europeo cresce del 4,9% a ottobre

A ottobre nell'UE, Regno Unito e Paesi EFTA sono state vendute 1.091.904 auto (+4,9%). Nei dieci mesi le immatricolazioni hanno raggiunto 11.020.514 unità (+1,9%). Stellantis ha venduto 157.350 auto in ottobre (+4,6%) con quota del 14,4%, mentre nei dieci mesi registra -4,7% e quota al 14,7%. Rispetto al 2019 pre-pandemia, ottobre segna -10,1% e i dieci mesi -17,3%. Il Centro Studi Promotor attribuisce questa situazione alla politica UE per la transizione energetica. Tra i principali mercati, la Spagna cresce del 14,9%, il Regno Unito del 3,9%, la Germania dello 0,5%, mentre Italia (-2,6%) e Francia (-5,4%) sono in calo. La quota delle auto elettriche in Italia è solo del 5%, tra le più basse d'Europa.

26/11/2025

Energia, Regina: "Mancano senso di urgenza e coraggio di intervenire"

Aurelio Regina, delegato di Confindustria per l'energia, denuncia il degrado del sistema industriale italiano e il calo continuo della produzione legato ai consumi energetici. Nonostante le promesse della premier Meloni a maggio, il decreto Energia non è ancora arrivato. Nel frattempo Germania, Francia e Spagna hanno varato misure importanti: Berlino ha fissato un prezzo politico dell'elettricità a 50 €/MWh con 26 miliardi di interventi sulle bollette nel 2026. I dati Eurostat mostrano che nel primo semestre 2025 le imprese italiane hanno pagato 278 €/MWh contro una media UE di 216 €/MWh, con un differenziale del 30%. Il prezzo italiano è determinato per oltre il 70% dal gas naturale, esponendo il Paese alla volatilità dei mercati. Confindustria propone di svincolare 23 TWh di rinnovabili esistenti per l'industria, eliminare lo spread tra Psv e Ttf (beneficio di 2 miliardi/anno), accelerare la produzione di gas nazionale e biometano, spalmare gli oneri di sistema dal 2032 e sospendere il costo della CO2 sulla produzione termoelettrica.