14/02/2025
GIAPPONE: AUMENTO DELLE IMPORTAZIONI E CALO DELLA DOMANDA INTERNA NEL 2024
L'industria giapponese dell'alluminio nel 2024 ha registrato due tendenze contrastanti: aumento delle importazioni di alluminio primario e indebolimento della domanda interna. Mentre le importazioni sono cresciute dell'1,9%, raggiungendo 1,05 milioni di tonnellate, il consumo interno ha continuato a diminuire, soprattutto in settori chiave come l'edilizia e l'automotive.
L'Australia è rimasta il primo fornitore del Paese, esportando quasi 300.000 tonnellate e rappresentando oltre il 28% delle importazioni totali. Segue il Brasile con 170.000 tonnellate, pari al 16% delle importazioni. Tuttavia, i cambiamenti più evidenti si sono verificati nelle spedizioni dagli Emirati Arabi Uniti (+14% a 107.000 tonnellate) e dall'India (+25% a 103.000 tonnellate), che hanno registrato un forte aumento, compensando il forte calo delle forniture russe (-70% a sole 26.000 tonnellate).
Il drastico calo delle importazioni russe di alluminio è avvenuto dopo che il Giappone ha imposto restrizioni su alcuni prodotti russi di alluminio nell'aprile 2023.
Nonostante l'aumento delle importazioni di alluminio primario, la domanda interna in Giappone è rimasta debole. Il settore dell'edilizia e delle costruzioni ha registrato un forte calo del 7,7% nel consumo di Alluminio, scendendo sotto le 350.000 tonnellate tra gennaio e novembre 2024. Anche l'industria automobilistica, uno dei principali consumatori di alluminio, ha registrato una contrazione del 4,1%, con una domanda scesa a 1,45 milioni di tonnellate.
Complessivamente, il consumo totale di alluminio del Giappone per il periodo gennaio-novembre 2024 si è attestato a 3,35 milioni di tonnellate, segnando un calo del 3,3% su base annua. Questo dato riflette pressioni economiche più ampie, tra cui il rallentamento dei progetti infrastrutturali e l'indebolimento della produzione automobilistica, probabilmente legati a interruzioni della catena di fornitura e a una domanda di consumo contenuta.
Il rallentamento non si è limitato all'alluminio primario. Anche la produzione di alluminio secondario in Giappone è calata del 4,9%, scendendo a 637.000 tonnellate da 670.000 tonnellate nel 2023. Di conseguenza, le importazioni di rottami di alluminio sono diminuite del 5,3% a 85.000 tonnellate, indicando una minore attività di riciclaggio e una minore produzione.
Se il consumo interno rimane sotto pressione, il Giappone potrebbe continuare a fare affidamento sulle importazioni per sostenere le sue industrie ad alta intensità di alluminio. Tuttavia, una ripresa economica nei settori delle infrastrutture e dell'automotive potrebbe cambiare la traiettoria nel 2025.